Omicidio Pepi, luce dopo 25 anni
Tra gli indagati anche il boss di Cosa nostra Piddu Madonia e Antonio Rinzivillo
Niscemi, terra di Muos e di mafia. Venticinque anni fa, nel giorno di San Valentino, Francesco Pepi venne ucciso il 14 febbraio 1989 con sette colpi sparati da un motorino. La figlia venne avvertita a Rimini dove stava festeggiando con clienti americani un contratto per la vendita di carciofi in scatola. Oggi la polizia ha scoperto gli assassini del commerciante che si era opposto al pagamento del pizzo e aveva esortato altri imprenditori a seguire la stessa strada.
Il gip di Caltanissetta ha emesso un’ordinanza cautelare per 12 indagati compresi lo storico boss di Cosa nostra Piddu Madonia e Antonio Rinzivillo. La squadra mobile ha fatto luce anche su altri due omicidi e un tentato omicidio maturati a cavallo degli anni ’90. Il ‘pastore’ Pepi aveva inventato un ingegnoso sistema per la produzione di peperoni arrostiti, pomodori seccati, melanzane, carciofi creando la fabbrica Paic Sud, ed aveva contatti importanti sparsi in tutta la penisola.