Pubblicato: sab, 28 Set , 2013

No Muos in piazza a Palermo

Manifestazione nazionale partecipata contro l’installazione dell’impianto satellitare a Niscemi.

 

NEWS_163583In piazza c’erano tutti, con le bandiere rosse e un cartello in mano: NO MUOS. Questa volta non è l’amore profano di “Bocca di Rosa”, cantato da De Andrè, a portare in piazza centinaia di persone, ma l’amore per la propria terra e la voglia di non piegarsi alla volontà degli Stati Uniti d’America di dettare la linea al di fuori dei propri confini.
Il terrorismo mediatico dei giorni scorsi paventava una probabile presenza di black block e del pericolosissimo movimento NO Tav; ad aumentare l’allerta ha contribuito l’episodio, avvenuto ieri pomeriggio all’ARS. Sala d’Ercole è stata, infatti, occupata da membri del movimento che si oppone alla costruzione dell’impianto satellitare statunitense a Niscemi. I No Muos, entrando come turisti, hanno poi srotolato dalle finestre di Palazzo dei Normanni i loro striscioni contro l’impianto. Oggi in piazza Castelnuovo, punto di partenza del corteo, si sono presentati invece anziani, tanti bambini e numerosi studenti, nessuna traccia di sovversivi.
I cartelli e i cori, sin dal principio del corteo hanno avuto come destinatario Crocetta, accusato di aver ritrattato la sua iniziale opposizione alla costruzione del Muos, prestando in questo modo il fianco ai piani militari americani in Sicilia. Il governo regionale diventa, così, il bersaglio della protesta portata avanti dal movimento, un governo reo di non difendere la propria terra e gli abitanti di Niscemi che, giunti numerosi alla manifestazione, non vogliono convivere con la minaccia dagli effetti nocivi per la salute che l’impianto satellitare può portare. Tra loro c’è anche il comitato “Mamme No Muos” che reggono uno striscione su cui hanno scritto: “I bambini di Niscemi non sono le vostre cavie”. Gli fanno eco altri abitanti del paese nisseno che partecipano alla manifestazione con un cartello al collo che recita: “Non siamo cavie”.
Aldilà delle analisi politiche che dalla costruzione dell’impianto derivano, è la salute la più forte motivazione dell’opposizione al Muos. Prima della partenza del manifestazione nazionale contro la costruzione del Muos, c’è stato il tempo per la passerella dei politici.
Sul tema della salute si è detto preoccupato Antonio Ingroia, presente alla manifestazione con il suo movimento Azione Civile. Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Giusto Catania, prima di prendere parte al corteo, che ha visto presenti altri politici, tra cui Fabio Granata e gli assessori Agata Bazzi e Giuseppe Barbera, si sono fermati a parlare con i manifestanti mostrando comprensione per le loro rimostranze.
In molti hanno fatto presente al primo cittadino l’esigenza di azioni concrete più che di supporto verbale. La passerella si interrompe soltanto quando il corteo parte con destinazione la sede del governo regionale.
Durante il percorso non c’è traccia dei temuti black block e, oltre ai colori delle bandiere e di qualche fumogeno, si sentono soltanto cori contro Crocetta che si alternano a quelli dal sapore più nostalgico degli anni ’60. Quelli erano i tempi del Vietnam, oggi ci si oppone alla costruzione di un impianto satellitare utile solo all’esercito americano, ma i cori sono gli stessi, contro gli “yankee” e contro la guerra. Che ci siano sempre gli Stati Uniti d’America come costante, sarà solo una coincidenza

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