Marò, lo sfogo di Girone in diretta streaming
Girone: «Abbiamo obbedito ad un ordine, dopo due anni siamo ancora qui »
E’ un urlo di rabbia quello di Salvatore Girone. É la disperata richiesta di aiuto di un uomo che si sente abbandonato. Proprio in occasione della festa della Repubblica, ieri i fucilieri del San Marco, trattenuti in India da ormai due anni e sui quali pende l’accusa di omicidio di due pescatori indiani, sono stati ascoltati dalle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. In collegamento in video conferenza dall’ambasciata italiana a New Delhi, Salvatore Girone non ha esitato ad esprimere la propria indignazione: «Abbiamo obbedito a degli ordini, abbiamo mantenuto una parola, quella che ci era stata chiesta e continuiamo a mantenerla con grande dignità. Ma siamo ancora qui. Vorremo fosse riconosciuta la nostra innocenza».
«Chiedo scusa per l’emozione ma non sono solito avere questo onore – gli fa eco il collega Massimiliano Latorre, visibilmente commosso – e vorrei approfittare per estendere gli auguri al comandante delle Forze Armate, al Presidente e a tutti i nostri colleghi. La caratteristica italiana -continua il fuciliere – è di avere un grande cuore: l’affetto con cui ci state coinvolgendo ne è la prova diretta. Quello che noi possiamo fare è comportarci da militari e italiani: soffrire con dignità nell’attesa che questa storia abbia termine».
Girone e Latorre, in attesa di conoscere proprio destino, chiedono che si possa procedere «lungo la strada del dialogo reciproco» tra Italia ed India, esigenza questa sottolineata anche da Daniele Mancini, ambasciatore italiano a New Delhi.
«Condivido il loro dolore e quello delle loro famiglie con le quali siamo costantemente in contatto» questo il commento del ministro degli Esteri Federica Mogherini. Ieri, durante la parata per celebrare la Festa della Repubblica, un gruppo di persone, probabilmente amici dei due militari, ha indossato una maglietta con su scritto “Marò liberi!” . «Li riporteremo a casa» ha dichiarato il presidente della Camera Laura Boldrini, la quale ha aggiunto che il Parlamento sta facendo pressione al fine di sbloccare la situazione.