Marbella, scoperto harem di un ricco brittannico
L’uomo di origini iraniane adescava modelle con la promessa di farle lavorare. Dalle donne ha avuto sette figli di età compresa tra i nove mesi e i sette anni
Si chiama Shoja Shojai, l’uomo di 56 anni arrestato dalla polizia spagnola con l’accusa di aver sequestrato diverse donne. Il ricco britannico di origini iraniane rinchiudeva, nella sua villa in stile arabo a Marbella, donne, per lo più modelle, attirate a Londra con la promessa di un lavoro. Le modelle, prevalentemente dell’Est, venivano invitate a trasferirsi nella proprietà di Marbella dove, una volta arrivate, venivano seviziate e sequestrate. Per adescarle l’uomo, ha finto anche di essere un tycoon del settore petrolifero, amico del presidente americano Barack Obama e di quello russo Vladimir Putin. Nella proprietà di Marbella, la polizia avrebbe trovato anche droga, fra cui il rohypnol, famoso come il “farmaco degli stupri” in quanto utilizzato per inibire le vittime di abusi sessuali. Shojai ha avuto dalle donne sette figli, che adesso hanno tra i nove mesi e i sette anni. Le ragazze, europee e asiatiche, potevano uscire solo con uomini dello staffi di Shojai, vivevano con lui nella villa da dieci stanze da letto. Shojai era sposato ad una di loro, la 33enne danese madre di due dei bambini. L’harem, in cui le ragazze erano costrette ad alternarsi a fare sesso con il padrone di casa, è stato scoperto dopo la denuncia di una delle ragazze, che è riuscita a sfuggire al controllo e a denunciarlo per violenza domestica. L’uomo, sul quale pesa anche l’accusa di violenza tra le mura domestiche, continua a negare.