Pubblicato: mar, 25 Ott , 2016

Libri. Giovanni Lombardo Radice in “Una vita da zombie”.

A Roma, la libreria Mondadori presenta Una vita da Zombie. L’autobiografia di Giovanni Lombardo Radice. Interverranno i critici Marco Giusti, Edoardo Margheriti ed il regista Ruggero Deodato.

Roma, giovedì 27 ottobre, alle 18, in via del Pellegrino, nel cuore storico della Capitale, a pochi passi da Campo de’ Fiori, ospiterà un appuntamento assolutamente horror: “Una vita da zombie. Vita privata e carriera di una star dell’horror;”. Vissuta ed incarnata da Giovanni Lombardo Radice, in arte John Morghen, è la  storia personale dell’attore, regista e sceneggiatore a tutto campo più imbarazzante dei nostri giorni, per la sua famiglia di origine e l’approdo o il naufragio (dipende dai punti di vista) sulla spiaggia del cinema horror e splatter più osè del mondo, fin dalla fine degli anni’ 70.  Con lui in libreria i critici cinematografici Marco Giusti, Edoardo Margheriti ed una partecipazione del regista Ruggero Deodato.

Il libro, è’ il racconto personale, scritto in terza persona, di Giovanni Lombardo Radice, un bambino  bellissimo, nato da una famiglia molto impegnativa (i borghesi siciliani Lombardo Radice, gli aristocratici Morghen e gli ipercattolici Jemolo), che inalava patrimoni intellettuali e politici pesantissimi, ma che da grande scelse di fare l’attore. A vent’anni, non guadagnando quasi nulla con il teatro, venne avvicinato da una agente cinematografica durante le prove teatrali ed ingaggiato per la sua bellezza. Così si ritrovò, mosso dalla appetitosa retribuzione, a diventare la star del cinema horror internazionale, ma di film cult, come Cannibal, davvero splatter e truculenti, pur avendo un intelletto raffinatissimo, la padronanza assoluta di tre lingue, la conoscenza di mille mestieri diversi.

lombardoradice2Nella vita privata, passò da un amore verso un uomo ad uno di donna e viceversa, sposandosi con la figlia di Bice Valori e Paolo Panelli, diventando perfino padre, finisce per attraversare tutta la storia del cinema italiano contemporaneo e di trascorrere lunghi periodi di indigenza, povertà e assoluta nobiltà, alla ricerca del pane quotidiano.

Ne scaturisce una sua autobiografia spiazzante, raccontata con dei fotogrammi vivaci e dettagliati da cinematografaro di razza, che ci fa viaggiare nel mondo del cinema contemporaneo ed incontrare anche nomi strafamosi con aneddoti cult.  Divertentissima e leggera, nonostante le sue trecentosessanta pagine. L’assoluta libertà di linguaggio e sincerità su peccati veniali e capitali, rendono bene l’uomo ed il personaggio, convinto che “la volgarità è dentro l’individuo e non nelle sue parole” – Parola di Giovanni Lombardo Radice, in arte John Morghen. Da leggere.

Con grande disponibilità Giovanni Lombardo Radice è stato il regista dello spettacolo  di presentazione di Rete 100 passi al teatro Palladium di Roma.

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