Pubblicato: mer, 13 Nov , 2013

Legge elettorale, bocciato il doppio turno

Non passa la proposta di Pd, Sel e Scelta Civica. Contrari Pdl, Lega, si astiene M5S

 

legge-elettorale

Quando l’astensione è voto contrario. A detta di tutti il “porcellum” è una legge elettorale pessima ma evidentemente conveniente: la proposta del doppio turno da parte di Pd, Sel e Scelta Civica è stata bocciata a causa dei voti contrari di Pdl e Lega (ma c’era da aspettarselo) e alle astensioni dei quattro esponenti del M5S che sono valse come un secco no. C’era da aspettarsi pure questo, visto che il Movimento di Grillo potrebbe non digerire un doppio turno di votazioni, quindi “‘meglio il porcellum”. Dimenticando ciò che sarebbe meglio per la governabilità e quello che si è detto in campagna elettorale, il Movimento conferma la sua totale mancanza di presa di posizione. Anche il rappresentante delle autonomie Francesco Palermo si è astenuto.

In seguito a questa stangata la commissione ha deciso di rinviare il seguito del dibattito sulla riforma della legge elettorale. A fare chiarezza dovrebbe essere un ufficio di presidenza convocato per mercoledì 20 novembre.

“Il fatto che sia stato bocciata questa proposta non significa che ci sia una maggioranza per un’altra” spiega Doris Lo Moro, relatrice Pd.

All’ordine del giorno anche la proposta del M5S che prevede i collegi di dimensioni limitate, secondo il modello spagnolo nonché un sistema di preferenze mutuato dal modello svizzero e poi il ripristino del Mattarellum chiesto dalla Lega. Il Pdl non ha presentato ordini del giorno.

Per stessa ammissione di Grillo il Movimento “non deve aver paura di essere populista” ma  quando si ha la possibilità di cambiare qualcosa l’immobilismo denota un problema di fondo.

“C’è ancora spazio per discutere – spiega Luigi Zanda, presidente dei senatori del Pd –  Vogliamo portare la commissione e quindi l’aula a decidere in tempi molto rapidi, con una soluzione che decreti la cancellazione del porcellum e consenta governabilità possibilità di scelta degli elettori. A noi sembra che questo venga garantito soprattutto con il doppio turno”.

Napolitano invoca ancora una volta ‘responsabilità’ e resta ottimista per un’intesa su una nuova legge elettorale. “So che c’è una riunione alla commissione Affari costituzionali del Senato; ne attendo gli esiti. La discussione non è finita, non si è gettata la spugna, come sempre serve senso di responsabilità”.

Per la presidente della Camera, Laura Boldrini, “decreto o non decreto, non fare la legge elettorale sarebbe uno smacco”. “La legge elettorale bisogna farla perché – ricorda – tutti i partiti in campagna elettorale si sono impegnati a fare una nuova legge elettorale. Ad oggi, sono passati 7 mesi e questa legge non c’è ancora. Inoltre, abbiamo una scadenza della Corte Costituzionale che si pronuncerà nei primi giorni di dicembre, dunque sarebbe uno smacco veramente pesante per la politica se non riuscirà a provvedere prima”. “Mi auguro davvero – sottolinea – che il Parlamento possa formulare una nuova legge elettorale, trovo che sia una priorità”.

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