Pubblicato: dom, 29 Dic , 2013

Le augurano la morte perché a favore della sperimentazione animale

In vita solo grazie ai farmaci, la studentessa 25enne è costretta a difendersi tramite video dai “nazianimalisti” del web

 

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Un video postato su facebook qualche giorno prima di natale, per esprimere il proprio punto di vista sulla sperimentazione animale. Non il primo, preceduto da un altro sul caso Stamina, due temi delicatissimi e di difficilissima risoluzione, ma argomentati con cognizione di causa data l’esperienza appurata sulla propria pelle, per essere mantenuta in vita unicamente da farmaci e macchinari. Una reazione a oltre 30 auguri di morte e 500 fra offese e insulti, come da perfetto spirito natalizio, contati personalmente dall’interessata. Caterina Simonsen, 25enne studentessa veterinaria di Padova, è affetta da 4 malattie rare (immunodeficienza primaria, deficit di proteina C e proteina S, deficit di alfa-1 antitripsina, neuropatia dei nervi frenici), abbinate ad un prolattinoma, un tumore ipofisario, e a reflusso gastroesofageo, asma allergica e tiroidite autoimmune.

Il 21 dicembre pubblica una foto che la ritrae con il respiratore sulla bocca e un foglio in mano: “Io, Caterina S. Ho 25 anni grazie alla vera ricerca, che include la sperimentazione animale. Senza la ricerca sarei morta a 9 anni. Mi avete regalato un futuro”.

I commenti

Di tutta risposta arrivano i commenti di   supposti animalisti, probabilmente leoni solo di fronte la tastiera, a proposito di animali: “Per me puoi pure morire domani. Non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per un’egoista come te”, firmato Giovanna; “Se crepavi anche a 9 anni non fregava nulla a nessuno, causare sofferenza ad esseri innocenti non lo trovo giusto”, è il messaggio di Valentina; concorda Mauro: “Per me potevi pure morire a 9 anni, non si fanno esperimenti su nessun animale, razza di bestie schifose”; sulla stessa linea di Perry: “Magari fosse morta a 9 anni, un essere vivente di m… in meno e più animali su questo pianeta”. Il tutto raccolto e pronto a essere denunciato alla polizia postale. Magari anche per far rendere conto come i social network non siano zone franche dove le parole non provochino responsabilità. Rimangono comunque pochi questi commenti a fronte di tutti gli attestati di stima ricevuti. Con i video di risposta, evidentemente toccante, Caterina ha voluto “mettere a nudo” le condizioni della sua esistenza, dimostrando come il suo amore per gli animali sia tanto da portarla a iscriversi alla Facoltà di Veterinaria, da cui d’altronde non si sono fatte attendere le dichiarazioni di solidarietà. Oggi un commento per volere concludere queste ondate di superficialità che l’hanno investita: «Principalmente rivolto ai giornalisti: io sono ricoverata perché STO MALE. Non è il momento x interviste. Poi, comunque, la mia idea l’ho espressa in 3 video, l’ultimo dei quali diviso in 2 parti. Per cui gradirei, almeno x adesso, di non essere disturbata. In questo momento vorrei visite solo di amici veri, Enrico e parenti . Pace e bene, migliori auguri a tutti».

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