Pubblicato: dom, 27 Nov , 2016

La morte di Fidel Castro

E’ scomparso l’ultimo grande della storia del ‘900

 

E’ scomparso Fidel Castro. Aveva 90 anni. Se ne è andato l’ultimo grande protagonista della Storia del ‘900. L’unico che apertamente sfidò l’impero americano e fu l’impero a doversi piegare: nel 1959 Fidel Castro emancipò Cuba dalla dittatura di Batista, del tutto asservita agli Usa. Come tutti i grandi di quella storia tragica ha suscitato forti e contrastanti passioni: ci sono stati che ne hanno salutato la vittoria e poi il mantenimento del potere come l’eroica ribellione contro il più potente stato del mondo che aveva fatto dell’America latina l’orto di casa; ci sono stati invece che hanno visto quella stessa resistenza come una sospensione della libertà politica e dei diritti.

che_fidRicordo quando qui da noi a Levane venne, perché è una storia a cui tutti apparteniamo, la figlia del Che Guevara, che insieme a Fidel combattè per la liberazione dell’isola caraibica, e i suoi racconti sui notevoli miglioramenti nel sistema scolastico e sanitario cubani, l’istruzione e la tutela sanitaria garantite a tutti gratuitamente e su standard di qualità che nelle nazioni oppresse da Washington non erano neppure immaginabili. Ma ricordo anche le immagini dei barconi di fuggenti che abbandonavano la Cuba castrista verso Miami, come se quelle coste rappresentassero l’unica salvezza dal regime.

Alcune cose vanno rimemorate: Castro e Guevara, all’inizio, immaginavano Cuba indipendente sia dagli Stati Uniti che dall’Unione Sovietica. Fu la politica di soffocamento economico e i ripetuti tentativi di fomentare golpe messi in atto dagli Usa a spingere Fidel all’abbraccio di Kruscev e forse alla consensuale separazione tra il leader maximo e il Che. E furono gli Stati Uniti a perpetrare crimini nell’America latina, come il golpe feroce contro il governo democraticamente eletto di Allende in Cile e l’interruzione violenta dell’esperimento, carico di attese, di una via libera e democratica verso il socialismo. Ma è verità anche che per cinquant’anni Fidel mantenne un potere assoluto e personale all’Avana.

La dipartita di Fidel Castro, quando in America sta per iniziare l’era Trump, riveste un carattere simbolico: una stagione della nostra storia, carica di contraddizioni e tensioni ma anche pregna di speranze, inesorabilmente muore, mentre quel che ci si prepara è solo attendere ciò che si compiacerà di fare il nuovo presidente statunitense, se confermare gli accordi di Parigi o invece, come ha ammonito in campagna elettorale, farne unilateralmente scempio, condannandoci  a controllare il sollevarsi del livello dei mari con la minaccia per intere regioni di venirne sommerse e  tutti gli altri guai per la dissennatezza di avventurieri senza qualità.

Fulvio Turtulici

 

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