Pubblicato: mar, 8 Ott , 2013

“La mafia uccide solo d’estate”, il primo film di Pif

Il popolare conduttore di Mtv debutta alla regia per descrivere la mafia attraverso gli occhi di un bambino. Nelle sale dal 28 novembre.

 

PifUscirà nelle sale cinematografiche il prossimo 28 novembre “La mafia uccide solo d’estate”, il film che segna l’esordio alla regia di Pif, ex “iena” e oggi apprezzato ideatore, autore e conduttore su Mtv de “Il testimone”. La pellicola, ambientata in Sicilia, ha come interpreti lo stesso Pif (all’anagrafe Pierfrancesco Diliberto), Cristiana Capotondi, Claudio Gioé e Ninni Bruschetta e narra l’educazione sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, noto criminale di Gladio, viene eletto sindaco.

È una storia d’amore, tenera e a tratti divertente, che racconta i tentativi del protagonista di conquistare Flora, la compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari. Arturo è un ragazzo come tanti altri dell’Italia degli anni ’70, ma a differenza dei suoi coetanei del Nord, spesso è costretto a fare i conti con le infiltrazioni mafiose nella sua città. Da piccolo è abituato ad applicare alla lettera i ragionamenti degli adulti, che preferiscono girarsi dall’altra parte, piuttosto che ammettere l’esistenza del “problema” chiamato mafia. Pian piano, però, cresce in lui la consapevolezza dell’importanza di avere una presa di posizione chiara nei confronti della mafia, nonostante nessuno lo ascolti. Palermo, in quegli anni, ha altro a cui pensare. L’ostinazione del protagonista a interessarsi di mafia come un fenomeno reale lo farà diventare giornalista, ma lo separerà anche dalla sua Flora e i due si ricongiungeranno soltanto dopo le stragi del 1992, che apriranno definitivamente gli occhi alla ragazza. Sebbene si tratti di una storia inventata, sullo sfondo si srotolano fatti realmente accaduti. Fino al ’92, appunto: l’anno “spartiacque”, in cui morirono Falcone e Borsellino.

Con questo film Pif, che ha già affrontato il problema della mafia a Palermo e in Sicilia con “Il Testimone” (trasmissione che gli ha fatto vincere a luglio il Premio Flaiano per la migliore conduzione), ha realizzato così due suoi sogni. Innanzitutto, quello di fare il regista, come suo padre: «Sono riuscito a fare quello che davvero volevo fare nella vita. Ovvero dirigere (e interpretare) il mio primo film». E, poi, dimostrare che si può fare un film (sulla mafia) senza favorire la mafia. Grazie alla collaborazione dei ragazzi di Addiopizzo, si è accertato che alberghi e altre attività di Palermo che hanno in qualche modo preso parte alla realizzazione della pellicola non pagassero il pizzo.

La sceneggiatura di “La mafia uccide solo d’estate” è stata realizzata da Pif, in collaborazione con Michele Astori e Marco Martan. Il film è prodotto da Wildside e Rai Cinema.

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