Pubblicato: mar, 9 Apr , 2013

La canzone della madre

L’11 aprile esce il film Tutto parla di te, in cui Alina Marazzi tenta di fare luce su un problema che colpisce moltissime neomamme: la depressione post partum

 

 

di Rosalba Barbato di Giuseppe

NEWS_126336”Non riesco più a dormire la notte, mi chiedo come stia, non so come comportarmi nel caso debba essere cambiato, penso di non poterlo fare”
S racconta la sua esperienza da neomamma. La preoccupazione non è ingiustificata, è la sua prima esperienza,si chiede se sia adeguata a questo nuovo ruolo, durante la conversazione lancia anatemi contro il seme di chi l’ha fecondata.
La giovane donna ha il volto spossato, ha gli occhi gonfi e rossi di chi piange spesso ma è costretto a frenarsi perché c’è chi piange più di lei, forse quanto lei, lei tenta in ogni modo di distrarsi, canta una canzone di cui non riesce a ricordare le parole, ci prova, ”I see tree of green and roses too”con una arrendevolezza nervosa poi prende in braccio il figlio, lo culla, fa ”shh” con la mano,sono movimenti quasi meccanici, ripetuti, non funzionano, è poca convinta di quello che sta facendo.
Quando il disagio di essere diventata madre e la conseguente paura di sbagliare ogni cosa si prolunga arriva a trasformarsi in una malattia, che non viene riconosciuta come tale nè da se stessa ”è un periodo di stanchezza” nè dalle persone che gli stanno attorno ”è una donna brava e forte, ora lo deve dimostrare”.
Si tratta di depressione post partum, che colpisce il 20% delle donne, immediatamente dopo il parto. Molte donne che si trovano in questa situazione finiscono per assumere ansiolitici e antidepressivi ma spesso il problema non si risolve del tutto. Alle serate del giovedì sera di autonalisi e ricerca di gruppo organizzate da Danilo Dolci a Partinico, partecipavano molti contadini, le loro moglie, giovani donne, e a volte anche bambini, alla domanda su come deve essere una brava donna, molti uomini erano concordi sul fatto che ” deve prendersi cura del marito e saper educare i figli , essere socievole con la famiglia” I pensieri di due giovani donne, Vincenzina e Birgitta sono importanti, accolti da quelle persone, nel ’62 , ma possono esserlo anche adesso. ”Una donna per essere brava, prima di tutto lo deve essere verso se stessa, e poi verso gli altri” ”Non siamo più sceme degli uomini, soltanto la nostra intelligenza funziona in un’altra direzione, noi dobbiamo coltivare la nostra intelligenza per diventare brave”
Prendersi cura di sè emotivamente, fisicamente ed intellettualmente coltivando i propri interessi e creandone di nuovi, attraverso le altre donne.
L’osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.D.A) ha sviluppato un network di strutture focalizzate su questa tematica. I centri di eccellenza promotori del progetto sono sei, dislocati in tutta Italia: Milano, Torino, Pisa, Ancona, Napoli e Catania. O.N.Da vuole trasmettere un messaggio chiaro: le donne non sono sole e si può uscire da questo momento di depressione, anche grazie alla condivisione delle proprie paure. È importante, in quest’ottica, stimolare non solo la classe medica, ma anche l’opinione pubblica, al fine di confrontarsi su un tema di straordinaria importanza e attualità. E’ difficile rompere l’omertà sulla depressione post parto. Ci prova Alina Marazzi con il suo nuovo film Tutto parla di te nei cinema a partire da Giovedì 11 aprile.
Dal materiale di tipo documentaristico, raccolto durante la lavorazione del film, è nata infatti l’idea di realizzare un web documentario articolato in due parti: una più narrativa, che riprende le interviste della regista a donne diventate madri, accompagnate da altre voci che si interrogano sulla maternità come medici, ostetriche, pedagoghe, psicanaliste ed educatrici; l’altra più partecipativa, sviluppata sulla base della piattaforma di narrazione collettiva “Le vostre storie”, che offre la possibilità di raccontare la propria esperienza di maternità e paternità inviando un video, un post, un tweet, filmati e fotografie.
Le labbra di S si schiudono e intonano: The colours of the rainbow, so pretty in the sky/ Are also on the faces of people going by /I see friends shakin’ hands, sayin’ How do you do? /They’re really saying I love you.
I colori dell’arcobaleno, così belli nel cielo/sono anche nelle facce della gente che passa/Vedo amici stringersi la mano, chiedendo “come va?”/stanno davvero dicendo “Ti amo”.

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