Pubblicato: lun, 11 Nov , 2013

Kennedy e quello strano proiettile

Quando mancano pochi giorni al cinquantesimo anniversario dell’omicidio Kennedy, un’infermiera che al tempo soccorse il presidente riferisce di un misterioso proiettile fatto poi scomparire dalle prove

 

JFKSono passati 50 anni dall’omicidio di John Fitzgerald Kennedy e ancora esistono troppi punti oscuri sulla dinamica dell’attentato. Ad aggiungere carne al fuoco ci ha pensato in questi giorni Phyllis Hall, un’infermiera, allora ventottenne, in servizio all’ospedale di Dallas quel fatidico 22 novembre 1963. Intervistata dal popolare tabloid inglese Sunday Mirror, la Hall ha dichiarato: «Ho visto una pallottola conficcata tra l’orecchio e la spalla. Avevo avuto una grande esperienza di lavoro con ferite da arma da fuoco, ma non avevo mai visto niente di simile prima. Il proiettile era lungo circa tre centimetri e mezzo, nulla a che vedere con le pallottole comuni all’epoca. Il bossolo è stato portato via e da allora non l’ho più rivisto».

Questo, se confermato, non è che l’ennesimo tassello nel mistero della morte di JFK. Dubbi sulla versione ufficiale, che vedeva in Lee Harvey Oswald l’unico responsabile, nacquero sin dal primo momento. La possibilità, anche se corroborata da prove, che un uomo da solo, con un vecchio moschetto italiano, avesse potuto pianificare e poi eseguire l’omicidio del presidente degli Stati Uniti apparse a molti surreale. A parte le deduzioni più o meno logiche, i cospirazionisti elencano una serie di indizi che avrebbero dovuto spingere le indagini in altre direzioni: dalle testimonianze di chi avrebbe udito rumore di spari provenire da una seconda postazione, a chi avrebbe visto Oswald, pochi secondi dopo l’attentato, in un posto ben lontano dal sesto piano della biblioteca, luogo da dove avrebbe sparato. Il più famoso indizio, ma anche confutato da più accurate analisi, sulla presenza di almeno un secondo sparatore è quello che passò alla storia come “magic bullet”, proiettile magico. Secondo i teorici della cospirazione, una pallottola, per ferire sia Kennedy che il governatore Connally, avrebbe dovuto seguire un’impossibile traiettoria a zig-zag. In realtà i complottisti sbagliano nel ritenere che Kennedy fosse seduto esattamente alla spalle di Connally; i due erano sfalsati, ecco così spiegato come un proiettile solo, con una traiettoria perfettamente rettilinea, abbia potuto colpire al collo uno e alla spalla l’altro

La presenza di questo strano e nuovo proiettile riferito da Phyllis Hall, indipendentemente dalla verità, non farà che rinfocolare le polemiche e le speculazioni su quella che è considerato come una delle storie più misteriose della storia recente e grande classico nelle teorie del complotto.

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