Pubblicato: mer, 4 Dic , 2013

Juve sanzionata per i cori dei bambini

Bianconeri multati. Per alcuni è ipocrisia ma forse questa ammenda è doppiamente importante

bambini juveLa Juventus dovrà pagare 5000 euro di ammenda per i cori dei suoi sostenitori contro il portiere dell’Udinese Zeljko Brkic. Nell’assurdo calcio italiano, in cui non passa settimana senza che non ci siano sanzioni per le intemperanze (a vario livello) dei tifosi sembra tutto normale, tranne per il fatto che ad aver infranto le norme, questa volta, non sono stati facinorosi ultras bensì bambini.

La Juve, a seguito dei continui insulti che i suoi tifosi rivolgevano soprattutto ai napoletani, aveva visto la propria curva squalificata dal giudice sportivo. A quel punto il club bianconero aveva deciso, d’accordo con FIGC e Lega, di aprire i settori chiusi ai bambini, i quali, seguendo il degno esempio dei più grandi, hanno deciso di insultare per quasi tutta la partita il portiere avversario.

Alcuni, tra cui la stessa società, hanno bollato la decisione del giudice come scandalosa, sconcertante, ipocrita e ingiusta. I bambini, in quanto tali, godrebbero forse di un’immunità più totale. A parte che ad essere punita sarà la società e non i tifosi, si potrebbe facilmente rispondere che quanto più giovani sono i supporter tanto più grave è il loro comportamento: se è vero che gli stadi sono spesso il palcoscenico di improperi, insulti e bestemmie da parte di molti, mai si era visto un coro offensivo proveniente dal settore occupato dai bambini. L’ammenda verrà pagata dal club ma in realtà coloro che andrebbero puniti, oltre ai bambini, sono gli accompagnatori che hanno permesso ciò e che, probabilmente, hanno organizzato e fomentato il tutto. Ragionamento condiviso dal presidente del settore giovanile della FIGC Pancalli: «Dovevano essere puniti anche i bambini e i loro accompagnatori, hanno sbagliato l’approccio all’evento, non hanno compreso perché erano in curva e gli accompagnatori non l’hanno saputo spiegare». Fabio Capello, CT della Russia e da anni allontanatosi dal calcio italiano, rincara la dose: «Gli insulti dei bambini mi hanno fatto male. Lo speaker sarebbe dovuto intervenire per dare una lezione ai bambini e soprattutto a chi li aveva portati e non era intervenuto».

La Juventus ha fatto sapere che l’esperimento verrà ripetuto anche nell’altra gara per cui la curva è squalificata, quella con il Sassuolo del 14 dicembre. La speranza è che questa non si trasformi in un momento per dare sfogo agli istinti più bassi; è vero che i problemi del calcio nel breve si risolvono con stadi accoglienti, avvicinando le famiglie e combattendo la corruzione ma sul lungo periodo si può (e deve) intervenire educando ai princìpi dello sport coloro i quali saranno la prossima generazione di tifosi. Ovvero l’esatto contrario di quanto successo domenica allo Juventus Stadium.

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