Pubblicato: ven, 18 Gen , 2013

Italia, bene la bilancia commerciale

Nel mese di novembre le esportazioni aumentano dello 0,4% e le importazioni calano del 2,2%. Il saldo commerciale è pari a +2,4 miliardi.

 

di Vito Campo

NEWS_92134A novembre 2012, rispetto al mese precedente, secondo quanto rilevato dall’Istat, le esportazioni fanno registrare un aumento (+0,4%), mentre le importazioni si attestano in calo (-2,2%). E’ questo il primo dato che emerge dall’ultima analisi sul commercio estero italiano, svolta dal nostro Istituto nazionale di statistica. La crescita congiunturale delle esportazioni è sostenuta “dall’aumento delle vendite sui mercati extra Ue (+0,9%), mentre quelle verso l’area Ue sono in lieve flessione (-0,1%)”. L’espansione registrata è trainata, in particolar modo, dalle vendite di beni di consumo, con un incremento consistente per quelli durevoli (+6,6%), mentre si attestano in flessione i beni strumentali e intermedi.
La diminuzione congiunturale delle importazioni è più marcata per i paesi extra Ue (-3,7%) rispetto a quelli Ue (-0,9%). In forte contrazione si attestano gli acquisti di prodotti energetici (-5,0%), di beni strumentali (-4,9%) e di beni di consumo durevoli (-3,6%). Facendo il confronto con lo stesso mese del 2011, a novembre, viene registrato un incremento tendenziale per le esportazioni (+3,6%), mentre le importazioni risultano in marcata diminuzione (-8,2%). Tra l’altro, i valori medi unitari aumentano del 4,0% per l’export e del 2,2% per l’import, mentre “i volumi sono in riduzione, contenuta per le vendite (-0,4%) e notevolmente accentuata per gli acquisti (-10,2%)”.
Il saldo commerciale fa registrare un risultato ampiamente positivo: +2,4 miliardi, con un surplus più ampio per i paesi extra Ue (+1,9 miliardi) rispetto a quelli Ue (+0,5 miliardi). Inoltre, nei primi undici mesi dell’anno il saldo complessivo, sostenuto dall’ampio avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (+67,2 miliardi), risulta positivo e pari a 8,9 miliardi.
Rispetto a novembre 2011, l’aumento dell’export è particolarmente accentuato verso: i paesi OPEC (+33,0%) e i paesi ASEAN (+29,3%). Di particolare rilievo è l’espansione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati (+42,5%) e di articoli sportivi, giochi e preziosi (+16,2%). L’import complessivo, invece, si attesta in flessione nonostante “il forte incremento degli acquisti dal Belgio (+21,7%) e dai paesi OPEC (+10,3%). In forte flessione risultano le importazioni dai paesi Mercosur (-39,9%), dal Giappone (-39,5%) e dagli Stati Uniti (-31,3%)”.

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