Irpef, slitta l’allargamento del bonus
Rinviato alla Legge di Stabilità l’allargamento del bonus di 80 euro alle famiglie monoreddito, verso il si anche la rateizzazione dei debiti Equitalia e lo slittamento della TASI
Decreto Irpef al vaglio del Parlamento. Dopo l’ok delle Commissioni Bilancio e Finanze, approda oggi in aula, al Senato, il documento contenente i famosi 80 euro mensili.
Ovviamente sono state molte le modifiche in Commissione e il gran numero di emendamenti presentati in aula non fanno escludere l’ipotesi che il Governo ponga la fiducia.
Rispetto al documento uscito dal Consiglio dei Ministri, la Commissione ha fatto slittare la TASI. La prima rata andrà pagata entro il 16 giugno solo nei Comuni che hanno deliberato l’aliquota entro maggio, mentre slitta al 16 ottobre per i residenti di Comuni che delibereranno l’aliquota entro il 10 settembre. Il 16 dicembre sarà la data limite per pagare, in un’unica soluzione, in quei Comuni dove non è stata deliberata l’aliquota e quindi applicheranno quella base all’1 per mille.
Novità anche per quanto riguardo Equitalia, verranno riammessi alla rateizzazione dei debiti con Equitalia anche coloro i quali erano decaduti da questo diritto prima del 22 giugno 2013, la rateizzazione potrà essere al massimo in 6 anni e la domanda, per chi era decaduto, dovrà essere presentata entro il 31 luglio 2014.
Le novità maggiori riguardano l’allargamento del bonus da 80 euro mensili alle famiglie monoreddito con figli a carico. Questo provvedimento, voluto fortemente dall’NCD e sul quale la maggioranza aveva trovato un accordo, slitterà però a fine anno quando verrà inserito nella Legge di Stabilità. La necessità di trovare le risorse necessarie per coprire questo nuovo sconto Irpef rende necessario inserire l’intervento all’interno della manovra. La questione Irpef non sembra chiudersi qui, la Corte dei Conti, infatti, nel Rapporto 2014, ha fatto notare che l’attuale sistema fiscale basato sull’Irpef non è più adeguato a soddisfare i criteri di progressività e la portata redistributiva dell’imposta. I magistrati contabili hanno quindi concluso che è necessario un’organica riforma fiscale e che singoli e selettivi interventi, aldilà dal fatto che abbassino o aumentino l’onere fiscale, sono solo «strumenti surrogati che contribuiscono allo svuotamento della base imponibile dell’Irpef, finendo per intaccare la portata e l’efficacia redistributiva dell’imposta». Appare quindi probabile che, oltre a quanto previsto nella legge di delega fiscale e nel presente decreto, altri interventi potrebbero riformare l’Irpef in tempi relativamente brevi.