Il risultato della conferenza sul clima di Dubai
Che delusione, ancora rinvii
Il risultato della COP28 di Dubai, la conferenza sul clima del 2023, ha deluso le aspettative di molti, poiché non ha raggiunto obiettivi decisivi, soprattutto in merito alla tanto attesa riduzione dei combustibili fossili. Sebbene sia stato approvato un piano per una “transizione ordinata e giusta” dal carbone, petrolio e gas, il linguaggio rimane ancora ambiguo, evitando un vero e proprio impegno per l’eliminazione totale di queste risorse inquinanti. Questo ha rappresentato un compromesso che ha lasciato molti paesi vulnerabili e attivisti insoddisfatti.
Tra i punti positivi, vi è stato l’accordo per triplicare la capacità delle energie rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica entro il 2030. Tuttavia, i progressi su temi cruciali come il “Fondo per perdite e danni”, destinato a sostenere i paesi maggiormente colpiti dai cambiamenti climatici, sono stati limitati, con pochi impegni concreti in termini finanziari.
In sostanza, la COP28 ha segnato un piccolo passo avanti, ma la mancanza di decisioni coraggiose, soprattutto rispetto ai combustibili fossili, continua a rimandare soluzioni decisive, in un contesto in cui i cambiamenti climatici richiedono azioni urgenti. Secondo il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, l’abbandono dei combustibili fossili è “inevitabile”, ma il rischio è che questo accada troppo tardi