Pubblicato: sab, 25 Feb , 2017

Il Consiglio comunale di Montevarchi riconosce l’attività del sindaco in difesa della sanità valdarnese.

Riconoscimento della Gruccia come ospedale di primo livello e ottenimento del Distretto unico del Valdarno: questi gli obiettivi.

Adesso il sindaco Silvia Chiassai ha anche il riconoscimento unanime, di maggioranza e di opposizione, del Consiglio comunale di Montevarchi per la sua azione in difesa della sanità valdarnese.

La prima cittadina montevarchina ha già depositato due proposte di emendamento alla Legge regionale toscana sulla riforma delle zone distretto. Ma nessun’altro sindaco della Conferenza l’ha seguita.

La battaglia della Chiassai ha come obiettivo di ottenere la certificazione dell’ospedale la Gruccia come struttura di primo livello. Viene chiesto alla Regione toscana di permettere che Comuni di due Asl diverse possano costituire zone distretto uniche e nel contempo ottenere una deroga in considerazione di criteri come il numero di utenti. I pazienti affluiti nel 2012 all’ospedale del Valdarno sono stati 37mila, la struttura ha ad oggi un bacino di utenza di 95mila abitanti.

Fin dalla campagna elettorale la sindaca montevarchina ha denunciato il grado di incertezza della sanità valdarnese in un contesto di riorganizzazione del sistema sanitario e ospedaliero toscano basato su aree vaste. E ha sempre sostenuto che l’obiettivo a cui gli amministratori della zona dovrebbero mirare è quello di un bacino di utenza di 150mila abitanti. Ciò metterebbe, fra l’altro, in sicurezza, pure nella complementarietà con la Gruccia, il Serristori di Figline.

Nel dispositivo del documento approvato dal Consiglio comunale della città montevarchina si impegna il sindaco a perseguire gli obiettivi di ospedale di primo livello per la Gruccia e di Distretto unico del Valdarno. Il mandato dato alla Chiassai, tuttavia, la invita, come chiedono le opposizioni, a raccordarsi “con gli altri sindaci del Valdarno” e “percorrendo qualunque strada necessaria, nessuna esclusa, per concordare un percorso unitario e comune con le Amministrazioni del Valdarno fiorentino”

Parrebbe, pertanto, prevedersi nella risoluzione consiliare una possibilità nuova: quella di trovare un percorso comune con il Valdarno fiorentino. Ciò che auspicano in particolare le opposizioni è che l’azione venga condotta nel modo meno isolato possibile, altrimenti il condivisibile sforzo rischierebbe di risultare infruttuoso.

La consigliera del Pd Bertini ha considerato che “lavorare sull’aumento dei servizi è ad esempio una strada utile per incrementare l’utenza, che dà maggiore garanzia del mantenimento del presidio per il futuro”

Il documento del Consiglio comunale prevede inoltre che la sindaca Chiassai si faccia carico di una comunicazione in sede di Conferenza dei sindaci sull’atto emesso dall’organo montevarchino, affinchè gli altri sindaci del Valdarno aretino, fino ad ora incerti, siano indotti ad esprimersi sulle ipotesi sul tavolo: dall’integrazione della Gruccia con l’ospedale Serristori, all’eventualità di guardare verso Firenze per un Distretto sanitario unico.

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