I francesi affidano l’amministrazione delle regioni all’estrema destra.
Al primo turno delle elezioni regionali francesi il Front National conquista la maggioranza.
Il Front National, il partito fondato da Jean-Marie Le Pen, ha ottenuto i maggiori consensi al primo turno delle elezioni regionali. Si attesta al 28% dei voti in campo nazionale ed è in testa in 6 regioni su 13.
Marine Le Pen, figlia del fondatore, il leader del partito dopo l’allontanamento del padre, ha detto: “siamo il primo partito”. I repubblicani di Sarkozy restano al di sotto del 27%, mentre i socialisti del presidente della Francia, Hollande, si fermano al 23%.
Il successo di Marine è anche personale. Candidata alla presidenza della regione Nord-Pas-de-Calais-Picardie, tradizionalmente di sinistra, ottiene il 40,64% dei consensi, mentre Marion, nipote di Jean-Marie, candidata nella regione Provence-Alpes-Cote d’Azur, conquista il 40,5% dei voti.
Sono state le prime elezioni dopo la riforma che ha ridotto da 22 a 13 le regioni francesi. I consigli regionali adottano decisioni che riguardano lo sviluppo economico dei territori e hanno un ruolo fondamentale nella pianificazione e nel finanziamento dei servizi.
Ma la vittoria di questo turno elettorale è dovuta in gran parte alle stragi di Parigi. Il terrorismo giova ai partiti di estrema destra. Il Front National è islamofobo, anti-immigrati, populista, oltre all’uscita dall’euro vuole il ripristino della pena di morte, la fine dell’accoglienza dei rifugiati politici: la fine insomma della Francia della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, della Francia illuminista che, come ha detto Hollande, costituisce la radice dell’odio dei fondamentalisti. In Francia, insomma, il terrorismo comincia a vincere politicamente. I commenti entusiastici dall’Italia arrivano da quelli di Lepanto: Salvini e Meloni.