Pubblicato: sab, 16 Nov , 2013

Francesco Clemente: “Frontiera di immagini”

La mostra a cura di Achille Bonito Oliva, dal 24 novembre al 2 marzo 2014, a Palazzo Sant’Elia di Palermo

 

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Here and now (2004, cm. 76,2×101,6 olio su tela)

Con Francesco Clemente a Palermo, giunge alla penultima tappa il percorso sulla Transavanguardia inaugurato nel 2011 con una grande mostra a Milano e poi proseguito con una serie di giornate di studio, cui hanno preso parte filosofi, critici e storici dell’arte, per poi articolarsi in 5 esposizioni personali dedicate ai protagonisti storici del movimento che ha caratterizzato l’arte italiana degli anni ‘80: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria, Mimmo Paladino. Cinque protagonisti, ciascuno dei quali ha incamerato l’esperienza della Transavanguardia declinandola diversamente e seguendo un percorso successivo individuale.

Nella sede della Fondazione Sant’Elia la mostra raccoglie una sessantina di opere di Clemente, una sintesi efficace delle scelte artistiche con le quali l’artista si è confrontato dalla metà degli ‘80 a oggi e, in particolare, negli ultimi 20 anni di attività segnati dalla retrospettiva organizzata dal Salomon R. Guggenheim Museum di New York e Bilbao nel 1999-2000, che ha ratificato la fama e il riconoscimento internazionali raggiunti dall’artista.

Un procedere per cicli successivi di lavoro, quello del napoletano, scandito dai lunghi soggiorni in India e i viaggi in Europa, nei Caraibi, Egitto, Sud America, Giamaica. Ne emerge un vocabolario sempre in divenire. “Un grande laboratorio di ideogrammi ed emblemi apotropaici, in cui gli opposti convivono, di simbologie e associazioni spesso messe in scena dall’artista attraverso il proprio autoritratto, che dalla fine degli anni 70 costituisce la cifra della sua poetica”.

Francesco Clemente incentra il proprio lavoro sulla citazione di elementi iconografici di paesi lontani  sottoposti a variazioni e innesti con immagini e simboli della tradizione mediterranea, della cultura classica e di quella contemporanea dei mass media. Oriente e Occidente, Nord e Sud del mondo, civiltà antiche e pensiero moderno si mescolano e si confondo nelle opere dell’artista all’interno di una ricerca che molto condivide con la storia e l’identità culturale stessa della Sicilia, formatasi attraverso conquiste, invasioni e il confronto stringente tra popoli e civiltà diversi per provenienza, etnia, tradizioni e religione. Clemente è membro dell’American Academy of Arts and Letters. Nel 2012 il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, nomina l’artista e gli altri rappresentanti della Transavanguardia Cavalieri della Repubblica e Achille Bonito Oliva Grande Ufficiale per meriti artistici.

Tra le opere presenti in mostra: il trittico Crown (1988, MAXXI-Museo delle arti del XXI secolo, Roma), che richiama la corona di spine, simbolo della passione di Cristo; Place of Power I (1989, Madre-Museo d’Arte contemporanea Donna Regina, Napoli), ispirato alle camere funerarie della Valle dei Re visitate dall’artista a fine 1986; i quadri della serie Tandoori Satori (2003-2004), che coniugano il Buddismo Zen e la cucina dell’Asia meridionale con le stilizzazioni underground della New York anni Ottanta segnata dalla pittura di Keith Haring.

La mostra è finanziata con fondi del Programma operativo F.E.S.R. (Fondo europeo per lo sviluppo regionale), Asse III – Obiettivo Operativo 3.1.3., Linea di intervento 3.1.3.3 “Sviluppo di servizi culturali al territorio e alla produzione artistica e artigianale che opera nel campo dell’Arte e dell’Architettura Contemporanea”.

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