Pubblicato: mar, 6 Mag , 2014

Europee, insulti e proteste a Napoli per Salvini

Salta il comizio della Lega Nord a Napoli. Salvini «Tornerò presto»

Matteo Salvini

Matteo Salvini

Dopo i fischi a Lamezia Terme, le aspettative inattese in Sicilia e gli insulti a Salerno, anche a Napoli non è andato bene il tour elettorale per le europee della Lega Nord che vede impegnato in prima linea il segretario del partito Matteo Salvini. Se nei giorni scorsi i comizi si erano tenuti, nonostante insulti e un uditorio non degno delle grandi occasioni, quello previsto in piazza Carlo III a Napoli non è neanche cominciato. Questa mattina a Salerno, il leader del Carroccio era stato accolto da un piccolo gruppo di «Meridionalisti democratici» con gli slogan «Chiedi scusa al Sud» e «Quando vieni, fatti un vaccino» ma era riuscito a parlare, mentre nel capoluogo campano pochi minuti dopo il suo arrivo è stato costretto a risalire in auto e andare via a causa della contestazione di una decina di persone che sventolavano bandiere del Regno delle due Sicilie. C’è chi gli ha gridato «Buffone, vergogna» e chi ha cercato di spintonarlo ma è stato prontamente fermato dalle forze dell’ordine. Il segretario della Lega è quindi partito alla volta di Taranto dove è atteso oggi pomeriggio una conferenza stampa di fronte ai cancelli dell’Ilva. 

La presenza della Lega Nord al Sud appare quantomeno bizzarra, per un partito che, prima di passare agli extracomunitari, ha fatto della discriminazione verso i “terroni” una delle sue principali battaglie. A questo proposito Salvini ha voluto rispondere a chi gli ricordava cori contro i napoletani che in passato lo hanno visto protagonista. Si tratta dei cori intonati dall’attuale segretario leghista a Pontida il 7 luglio del 2009 che con una birra in mano cantava “Senti che puzza, scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani…” o “Son colerosi e terremotati… Con il sapone non si sono mai lavati…”. Per quei cori è tornato a scusarsi anche oggi: «Si è trattato di cori da stadio per il quali ho chiesto scusa cento volte. Scuse che rivolgo anche oggi» ha detto Salvini a Napoli. Scuse che difficilmente basteranno a chi si sente disprezzato da quelli che dovrebbero essere connazionali. 

Salvini ha però già annunciato che tornerà a Napoli: «Tornerò presto. Venti ultrà che inneggiano a Genny la carogna non rappresentano una città. Ci sono tante persone perbene, tanti disoccupati e pensionati che anche a Napoli hanno firmato per il nostro referendum per cancellare la legge Fornero, che vogliono liberarsi dall’euro e fermare l’immigrazione clandestina. La Lega lavora per loro, non per una manciata di violenti». Come dire, l’Europa val bene un terrone. 

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