“CUM-FINE: Il senso del confine tra eresia, speranza e individuazione”
Convegno a Palazzo Branciforti.
Il 25 novembre 2023, a Palermo, presso il prestigioso Palazzo Branciforti, si è svolto il convegno intitolato
“CUM-FINE: Il senso del confine tra eresia, speranza e individuazione”, un evento che ha affrontato tematiche profonde e multidisciplinari, esplorando il concetto di “confine” nelle sue molteplici accezioni: giuridiche, filosofiche, psicologiche e artistiche.
L’incontro è stato aperto e introdotto da Fabio Giamporcaro, giurista criminologo, che ha delineato l’importanza dei confini nel diritto e nella società, esaminando come il superamento o il rispetto dei limiti influenzi la convivenza civile e le dinamiche tra gli individui e le istituzioni. Giamporcaro ha posto l’accento sulla complessità del confine, non solo come barriera fisica o giuridica, ma anche come elemento simbolico che separa e unisce al tempo stesso.
A seguire, è intervenuto Giorgio Baruchello, filosofo, che ha approfondito il concetto di “eresia”, vista come un’espressione del pensiero divergente che sfida i confini imposti dalle strutture di potere e dalle convenzioni sociali. Secondo Baruchello, l’eresia rappresenta una forma di libertà intellettuale e un motore di cambiamento, in quanto rompe gli schemi tradizionali e apre nuove possibilità di speranza e trasformazione.
Luigi Patronaggio, Procuratore Generale di Cagliari, ha portato la sua esperienza nel campo della giustizia, affrontando il tema del confine dal punto di vista legale e istituzionale. Patronaggio ha sottolineato l’importanza dei confini nella difesa dei diritti e della democrazia, ma anche il rischio che essi possano essere strumenti di esclusione e repressione, soprattutto in contesti di tensioni sociali e migrazioni.
Gaetano Roberto Buccola, psicoanalista, ha invece offerto una prospettiva introspettiva, parlando del confine in termini di “individuazione”, un processo cruciale nella costruzione dell’identità personale. Secondo Buccola, il superamento di alcuni confini interiori è essenziale per la crescita e la realizzazione di sé, mentre altri devono essere rispettati per mantenere l’equilibrio psichico.
L’ex sindaco di Palermo e professore Leoluca Orlando ha evidenziato il ruolo che i confini giocano nel contesto urbano e sociale, facendo riferimento alla sua esperienza di amministratore. Orlando ha parlato della città come luogo in cui i confini sono costantemente messi alla prova, sia per le sfide della globalizzazione che per le questioni legate all’accoglienza e all’integrazione.
A chiudere il convegno è stato l’intervento di Antonio Presti, artista e mecenate, che ha offerto una riflessione sull’importanza del confine nell’arte e nella creatività. Presti ha spiegato come l’arte, spesso considerata una forma di eresia o di rottura rispetto ai canoni stabiliti, possa offrire nuove speranze e spazi di individuazione, spingendo gli spettatori a superare i limiti della loro visione del mondo.
Il convegno ha rappresentato un’occasione unica di confronto tra diverse discipline e prospettive, ponendo il confine come metafora centrale della condizione umana, tra sfide, opportunità e trasformazioni.
Il video della diretta: https://youtu.be/SB6q_Pz-dAw