Casinò online usati per riciclare denaro sporco
Uno studio della McAfee illustra i lati oscuri del gioco d’azzardo in rete
Secondo la McAfee, azienda statunitense che si occupa di sicurezza informatica, i siti di gioco d’azzardo sarebbero utilizzati dai cyber criminali per ripulire denaro sporco. Col suo studio dal titolo “Jackpot! Money Laundering Through Online Gambling ” recentemente pubblicato, la McAfee vuole far luce su tutta una serie di oscure dinamiche che caratterizzano il gioco d’azzardo on line, fenomeno destinato a crescere del 30% nei prossimi 3 anni. Il report della società californiana mostra come i Casinò online siano gli strumenti perfetti per coprire riciclaggio di contante. Grazie ad essi infatti enormi flussi di denaro illegale vengono ripuliti all’ingresso con una scommessa, ritornando ai proprietari sotto forma di vincita telematica. In molte giurisdizioni inoltre, queste vincite sono esentasse, il che rende difficili le eventuali segnalazioni alle autorità. Nel suo studio la McAfee ha individuato 3 aree critiche alla base del sistema. Innanzitutto l’anonimato che molti di questi siti garantiscono ai propri clienti. In alcuni casi per accedere alle piattaforme di gioco non è necessario fornire alcuna informazione personale, in tal modo quindi, è molto più semplice procurasi illecitamente valuta virtuale.
La circolazione di denaro all’interno dei casinò online avviene nei modi più disparati, tranne che ovviamente in contanti : bonifici, assegni, carte di credito e di debito, debiti e crediti su fatture telefoniche. Il che rende impossibile il monitoraggio da parte delle forze dell’ordine. Infine, la proliferazione di siti di gioco d’azzardo complica ulteriormente il sistema dei controlli. Secondo i calcoli della McAfee nascono almeno 10 nuovi siti ed questo numero è destinato a crescere. Non solo ma la percentuale dei casinò online illegali è almeno 10 volte superiore a quella dei siti autorizzati. «Consapevolmente o inconsapevolmente gli operatori di casinò online stanno alimentando il proliferare della criminalità informatica, rendendo facile ottenere denaro liquido dai crimini perpetrati» spiega Raj Samani, uno degli autori del report. Come bisogna agire quindi per tentare quanto meno di contenere il fenomeno? Secondo Samani occorre mettere in atto una stretta collaborazione tra diversi soggetti quali autorità transfrontaliere, polizia locale, società di sicurezza informatica e istituzioni finanziare. «È la stessa industria del gioco d’azzardo online che deve, in buona sostanza, chiudere questo circolo vizioso, interrompendo le pratiche illegali del crimine informatico- continua Samani – Per il momento si parla di presa di coscienza della situazione, di un primo passo necessario per dare luogo a una successiva azione».