Carpi, uno striscione contro la mafia
Messaggio di solidarietà dei tifosi rosa al pm Di Matteo minacciato di morte da Riina per il processo sulla trattativa
Mafia e calcio. Di solito queste due parole accostate hanno un significato sinistro, rimandano la memoria a casi di vicinanza delle cosche ai club o a settori di tifoseria, ma ieri lo stadio “Sandro Cabassi” di Carpi è stato lo scenario di un forte messaggio contro la mafia.
“P.M. Di Matteo siamo con te” questo era quanto scritto su uno striscione esposto dai tifosi del Palermo nella trasferta della loro squadra contro il Carpi, a firmare il messaggio è stato un gruppo di tifosi chiamato “Cuori emigrati”.
Non è la prima volta che la cronaca fa incrociare i destini della tifoseria rosanero e della mafia. In negativo, come quando dieci anni fa apparse in curva, si scoprì poi su ordine dei boss di Brancaccio, lo striscione “Uniti contro il 41 bis, Berlusconi dimentica la Sicilia”, ma anche i positivo quando i tifosi si rivoltarono, pochi mesi fa, contro il capitano Miccoli.
Fabrizio Miccoli nella primavera del 2013 fu travolto da un vero e proprio scandalo. Nel corso delle indagini della Procura non solo si scoprì che il calciatore intratteneva rapporti di stretta amicizia con Mauro Lauricella, figlio di un boss della Kalsa, ma dalle intercettazioni venne fuori che aveva qualificato come “fango” il giudice Giovanni Falcone, come un mafioso qualsiasi potrebbe fare. In quell’occasione la curva, dopo essersi inizialmente divisa, prese con forza le distanze da quello che fino a pochi giorni prima era il proprio beniamino, i tifosi arrivarono ad organizzare una grande manifestazione sotto l’albero Falcone al coro, da stadio ma molto efficace, di “Mafia vaffanculo”.