Pubblicato: ven, 31 Mag , 2013

Ballottaggio: Marino-Marchini i dialoganti per Roma

Ignazio Marino studia i dodici punti di Alfio Marchini. nessun voto di scambio, ma prove di dialogo per liberare Roma

 

 

di Monica Soldano

ITALY-POLITICS-ROME-MAYOR-MARINOIn comune, un obiettivo: la discontinuità per liberare Roma dalla giunta Alemanno. Questa la dichiarazione con cui Ignazio Marino, il candidato a sindaco del centro-sinistra, ha ripreso ieri la sua corsa verso il Campidoglio.

Condividendo alcune priorità con il terzo candidato in lizza, dopo Gianni Alemnano, l’ingenere-imprenditore Alfio Marchini, tra queste: l’attenzione all’ambiente e l’ agricoltura, ripensata in termini di telecomunicazioni, perfino con la banda larga per nuovi o giovani imprenditori di quei cinqunatuno ettari di agroromano da riconquistare.

Altro fiore all’occhiello di Ignazio Marino, il candidato sindaco più votato dai romani meno di cinque giorni fa, è l’assessorato dedicato alla qualità della vita e al benessere ed un reinvestimento sul disagio delle famiglie con persone portatrici di disabilità.
Torna a camminare in città, Ignazio Marino e lo ha fatto ieri anche nel XV Municipio, accompagnato dal candidato presidente, Maurizio Veloccia, che insiste su di un punto:
-La credibilità e l’impegno a mantenere ogni parola, perchè la gente ci incalza e vuole i fatti
– Tutto, infatti, sembra essersi fermato intorno, in quel tratto di strade a campagne, ad un passo da Testaccio, dall’ex zona industriale di Roma che si chiama quartiere Ostiense, dove anche il progetto di una riqualificazione ambientale e di una rioccupazioni di spazi come quello della ex Miralanza, si è di fatto perso nei cassetti della giunta Alemanno. Bloccato, a causa del rosso di bilancio, che ha bloccato anche quel milione di euro, già deliberato, ma che la ragioneria non ha più e che avrebbe dovuto riqualificare con un viale alberato la zona adiacente il teatro India, per riaprirlo alla vita quotidiana del quartiere.Così Gabriele Lavia, attore, regista e direttore artistico dei teatri di Roma, accoglie Ignazio Marino, con un disegno aperto sul quel progetto già approvato. – E’ bello vedere un candidato sindaco venire a salutare il teatro – declama Lavia, alla vista di Ignazio Marino ed aggiunge:
– Esiste l’università della scienza, ma il teatro è l’università della coscienza, perfino San Paolo predicava a teatro, ad Efeso
– Poi, il regista
-attore chiede scusa, ma deve fuggire via:
– Devo andare a cercare uno sponsor per il teatro, non ho tempo, si scusa.
– Vai, lo incita il candidato Ignazio Marino, vai a cercare lo sponsor, non c’ è tempo da perdere.

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