Pubblicato: sab, 18 Gen , 2014

Aziende legate alla camorra ristrutturano gli Uffizi

Arrestate 6 persone legate ai clan dei casalesi, sequestrati beni per 11 milioni di euro, indagate due aziende aretine

DSCN3791Hanno messo le mani sulla Tav fiorentina, sullo smaltimento dei rifiuti in Toscana e adesso la magistratura ha scoperto che avevano fatto ingresso e dalla porta principale, con regolari subappalti, pure agli Uffizi, luogo simbolo, unanimemente riconosciuto nel mondo, dell’alta creatività umana, dell’attività dello spirito e della grande arte.
Sono state arrestate 6 persone, tra San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini, accusate di far parte di un’associazione a delinquere, con base operativa nel Valdarno, finalizzata all’emissione di false fatture per operazioni inesistenti con il coinvolgimento di imprese associate al clan dei casalesi. Sono stati sequestrati beni per più di 11 milioni di euro e l’operazione della magistratura non è ancora conclusa.

Sono 2 le imprese edili toscane che trafficavano con i clan, avevano sede a San Giovanni Valdarno, nell’aretino, ai confini con la provincia di Firenze, accanto all’autostrada del Sole, a ridosso della linea dell’alta velocità dove sfrecciano gli eurostar che in poche ore collegano Milano, Bologna, Firenze e Roma, il cuore pulsante dell’Italia. Si tratta della Ggf costruzioni e della Pdp costruzioni, intestate a prestanome incensurati e che pertanto potevano ottenere la certificazione antimafia per partecipare e vincere appalti pubblici. Ma di fatto erano nella disponibilità di Giovanni Potenza, 62 anni, nel 2007 condannato in primo grado per associazione a delinquere di stampo mafioso.

Le due aziende valdarnesi godevano della collaborazione, per la creazione dei costi fittizi e delle fatture false, e la conseguente evasione delle imposte per un valore di circa 3,1 milioni di euro, di 8 società cartiere con sede in Campania e in provincia di Modena e intestate a tre prestanome, 2 dei quali legati alla camorra dei casalesi. Il 4% del valore delle transazioni riforniva direttamente le casse dei clan. Sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza, per ordine dei magistrati inquirenti che coordinano le indagini, 30 immobili nelle province di Arezzo e di Caserta, 14 terreni in provincia di Arezzo, 17 veicoli, 27 rapporti bancari e postali, oltre a quote di 4 società con sede in Toscana e in Campania. Le 2 ditte edili coinvolte nell’inchiesta della magistratura hanno eseguito lavori di ristrutturazione in subappalto nel polo museale degli Uffizi. E’ successo tra il 2007 e il 2012. Le società criminali, infatti, sono più competitive, condizione chiave nell’economia di mercato, perché grazie alla disinvoltura delinquenziale e ai vantaggi economici conseguenti agli illeciti guadagni e all’evasione fiscale si possono presentare, anche ai committenti pubblici, con prezzi più bassi rispetto alle società che seguono le regole, garantendosi lecitamente l’aggiudicazione di subappalti nell’ambito dei lavori pubblici.

E dunque il crimine e l’illegalità vanno avanti nella conquista dell’anima delle nostre comunità, fino a puntare al cuore della sovranità grazie a prestanome di altro genere e natura criminosa, fregoli dentro più vesti e tutto ciò nell’indifferenza generale, soprattutto dei media che, tranne qualche lodevole eccezione, tacciono ordinatamente.

Fulvio Turtulici

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