Pubblicato: ven, 18 Ott , 2013

Assalto a Roma, scontri durante lo sciopero. Si teme per domani

Oggi sciopero dei sindacati, fermati cinque black bloc francesi ed un furgone sospetto. Domani i No Tav contro l’austerity, la città teme la catastrofe 

 

Black blocDue cortei in due giorni, nella stessa città. “Roma violenta” parafrasando il commissario Betti, in realtà Roma è solo spaventata. Dopo la giornata di oggi l’intera città si prepara alla marcia di domani da cui si aspettano parecchie insidie.

Oggi, durante il corteo dei sindacati partito da piazza San Giovanni, è stato adocchiato un ventiquattrenne italiano con una mazza da baseball nel bagagliaio – indagato – e le forze dell’ordine hanno poi inseguito un gruppo di dimostranti che si sono dileguati nei meandri di un mercato rionale. Sono stati fermati cinque black bloc francesi (identificati come tali). Due hanno accuse precedenti di terrorismo mentre altri due avevano già partecipato ad altri scontri. La città è stata controllata con molto scrupolo, anche in vista di domani, i carabinieri hanno trovato un furgone in via Regina Elena con dentro vari corpi contundenti: manganelli, biglie di vetro, martelli e tanto altro.

Molte linee bus in questa “due giorni” di fuoco sono state cancellate così come sono state chiuse alcune tratte delle Metro A e B.

Domani, invece, sarà la volta dei No Tav che si uniranno a No Muos, centri sociali e gruppi studenteschi per manifestare contro l’austerity e la precarietà. Le premesse non sembrano rosee visto soprattutto l’entità di alcuni messaggi non tanto occulti lanciati dai manifesti sparsi per la Capitale. “La guerra è iniziata”, “Alzati e combatti”, “Ricordate il 15 ottobre” (in riferimento al 15 ottobre 2011 quando venne devastata piazza San Giovanni).

Il timore degli abitanti romani non è affatto infondato. Si aspettano quindicimila persone e sono stati messi in allerta più di quattromila agenti, le strade sono state bonificate, i tombini sigillati e sono stati tolti i cassonetti. Il passaggio di Attila con gli Unni avrebbe forse suscitato meno timore.

Il corteo di domani si fermerà dinanzi ai luoghi simbolo contro cui si muove la protesta, come il Ministero delle Finanze, delle Infrastrutture e la Cassa deposito prestiti, il governo delle larghe intese “figlio della troika“, sembra essere l’indiziato speciale.

Nasce per l’occasione il “Manuale di autodifesa digitale”, reperibile solo on-line, creato dagli attivisti della protesta per evitare le intercettazioni ed ufficialmente anche per documentare eventuali abusi da parte delle forze dell’ordine.

Il sistema – per smartphone – è composto da uno username e da una password che permette il blocco dello schermo, è inoltre provvisto di alcuni programmi, (come RedPhone, TextSecure e Surespot), che permettono la comunicazione senza l’eventualità che qualsiasi gestore telefonico possa registrare il contenuto.

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