Arriva a Roma l’attesa mostra di Andy Warhol
Oltre 150 le opere esposte, alcune mai viste in Europa, che raccontano l’amicizia e lo scambio culturale tra l’artista e il collezionista Peter Brunt
Padre della Pop Art, Andy Warhol fu uno degli artisti più influenti del XX secolo, figura poliedrica e affascinate che visse la banalizzazione della sua arte come una sfida. Già dagli anni Cinquanta cominciò a occuparsi di immagini tratte dalla banale cultura di massa che, nel decennio successivo, l’avrebbero definitivamente affascinato; è proprio per questo “banale” contenuto che, nel contesto artistico, i suoi dipinti assumono un carattere assolutamente innovativo. I sintomi della stessa società di massa sono le tematiche principali della sua arte. Dopo la mostra terminata il 9 marzo, carico del successo di pubblico ottenuto a Milano, Warhol è giunto a Roma il 18 aprile.
La mostra è ospitata presso il Museo della Fondazione Roma, Palazzo Cipolla e sarà fruibile fino al 28 settembre. Si tratta dell’occasione rarissima di ammirare uno dei gruppi di opere più importanti dell’artista raccolto dall’amico Peter Brant di proprietà della Brunt Foundation che con questo eccezionale evento vuole raccontare il Warhol uomo e amico. Più di 150 le opere esposte partendo dai disegni frutto della sua attività grafica, percorrendo alcune icone come Electric Chairs o Blue Shot Marilyn, per terminare con le famose Ultime Cene e autoritratti; è inoltre possibile ammirare capolavori e opere non meno singolari ma meno conosciute come una serie di Polaroid mai viste prima in Europa. «E’ stato favoloso, un’esposizione d’arte senz’arte» commentò Warhol dopo l’inaugurazione della sua personale mostra presso l’Institute Contemporary Art di Filadelfia nel 1965, in quell’occasione l’organizzazione aveva messo via i suoi dipinti per proteggerli dall’esagerato afflusso di visitatori. Questa volta però le opere d’arte ci sono, eccome!
Florinda Albanese