ADESSO BASTA MANIFESTAZIONE NAZIONALE E E SCIOPERO.
Palermo, il corteo regionale dei lavoratori siciliani della scuola aderisce alla manifestazione nazionale e allo sciopero indetto da CGIL e UIL.
Palermo è stata il centro nevralgico della protesta dei lavoratori siciliani della scuola, che il 1 dicembre 2023 hanno sfilato in corteo per aderire allo sciopero nazionale indetto dai sindacati CGIL e UIL. Con lo slogan “Adesso Basta”, centinaia di docenti, personale ATA e operatori del mondo dell’istruzione hanno manifestato per esprimere il loro dissenso verso le politiche educative del governo e denunciare le gravi condizioni in cui versa la scuola pubblica.
Il corteo, partito dalle principali vie di Palermo, ha visto la partecipazione di lavoratori provenienti da tutte le province siciliane, uniti in una protesta che ha posto al centro la richiesta di cambiamenti urgenti. Le rivendicazioni si concentrano su diverse problematiche che affliggono il settore: la precarietà dilagante, stipendi insufficienti, classi sovraffollate e la mancanza di investimenti adeguati nelle strutture scolastiche.
I manifestanti hanno chiarito che la situazione è diventata insostenibile. “Adesso basta” non è solo uno slogan, ma un grido di esasperazione e di richiesta di ascolto da parte delle istituzioni. Le politiche attuali, secondo i sindacati, stanno penalizzando non solo i lavoratori della scuola, ma anche gli studenti, che vedono ridotta la qualità dell’insegnamento e delle opportunità educative.
Tra le richieste principali portate avanti dalla CGIL e dalla UIL ci sono aumenti salariali per il personale scolastico, che da anni subisce un progressivo impoverimento in termini di retribuzione, la stabilizzazione dei precari, che costituiscono una parte significativa della forza lavoro nelle scuole, e un piano concreto per ridurre il sovraffollamento delle classi, fenomeno che sta mettendo a rischio la didattica e la sicurezza degli studenti.
Il segretario Generale CGIL Palermo, intervenendo durante la manifestazione, ha dichiarato: “Non possiamo più accettare una scuola che non investe sui suoi insegnanti, sul personale e sugli studenti. È una questione di dignità e di futuro per il nostro Paese.” Anche i rappresentanti della UIL hanno ribadito che la scuola pubblica è un pilastro della società e che deve essere trattata con il rispetto e le risorse che merita.
La protesta di Palermo si inserisce all’interno di una mobilitazione nazionale, con cortei e manifestazioni in diverse città italiane, che punta a far sentire la voce dei lavoratori della scuola a livello politico e sociale. L’obiettivo è ottenere dal governo risposte concrete e impegni reali per migliorare le condizioni del sistema scolastico.
Alla fine della giornata, i sindacati, per la UIL la Segretaria Generale Luisella Lionti, hanno ribadito che, se non ci saranno segnali di apertura e dialogo da parte delle istituzioni, le mobilitazioni proseguiranno nei prossimi mesi, intensificandosi fino a ottenere le risposte che i lavoratori e la scuola pubblica meritano.
“Adesso basta”, dunque, non è solo una richiesta di cambiamento, ma una promessa di lotta continua finché i diritti dei lavoratori e il futuro degli studenti non saranno garantiti.
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