Pubblicato: dom, 20 Apr , 2014

Addio a Rubin Carter, l’Hurricane di Bob Dylan

Si è spento Rubin “Hurricane” Carter, scontò ingiustamente 20 anni di carcere ispirando Bob Dylan
Rubin Carter

Rubin Carter

Si chiamava Rubin Carter ma era universalmente conosciuto come Hurricane. Ed è a lui che Bob Dylan dedicò, nel 1976, la canzone The Hurricane. Pugile con  discreti risultati nella categoria pesi medi dal 1961 al 1966, la sua carriera si interruppe all’improvviso quando fu arrestato dalla polizia con l’accusa di aver ucciso tre persone al “Lafayette Bar and Grill” di Paterson, nel New Jersey il 17 giugno 1966.

Le forze dell’ordine fermarono quella stessa sera Carter e l’amico John Artis perché guidavano una macchina corrispondente a quella descritta dai testimoni, perché erano due uomini di colore proprio come i ricercati per la sparatoria e perché fu trovata in auto una pistola compatibile con quella usata nel bar. Nonostante nessuno dei testimoni alla rapina riconobbe i due fermati come gli autori del crimine, la polizia li sottopose alla macchina della verità e, anche se probabilmente mentivano, l’inattendibilità del poligrafo costrinse i poliziotti a rilasciare i due. Poco tempo dopo, però, Carter e Artis furono nuovamente arrestati perché i noti criminali Alfred Bello e Arthur Bradley dichiararono di essere stati presenti alla sparatoria e che gli assassini erano proprio i due uomini di colore.

Seguì un primo processo che condannò Artis e Carter all’ergastolo. Il processo si basava essenzialmente sulla testimonianza di Bello, ignorando quelle contrarie di diversi testimoni e di alcune vittime sopravvissute. La ritrattazione dello stesso Bello portò ad un secondo processo ma al momento di testimoniare in aula, il criminale riconfermò la prima versione portando ad una nuova condanna per i due.

Bisognerà aspettare il 1985 per trovare giustizia. La Corte Federale sentenziò che Carter e Artis non ebbero un equo processo e che l’accusa era basata su pregiudizi razziali. La Procura, dato che ormai erano passati due decenni e che non c’era certezza sull’esito del processo, rinunciò ad un nuovo giudizio, scagionando, dopo 20 anni di reclusione, i due uomini di colore.

Dopo la liberazione Artis tornò in galera per questioni legate alla droga. L’ex-pugile, al contrario, dedicò la sua vita all’Associazione per la Difesa dei Condannati per Errore (ADWC) che si occupa dei migliaia di casi simili al suo, impegnò che lo assorbì fino all’insorgere di una lunga malattia, una neoplasia prostatica, che l’ha ucciso oggi, a 76 anni, a Toronto.

Non solo Bob Dylan, ad aver reso celebre la sua storia contribuì anche il regista Norman Jewison che nel 1999 firmò il film “The Hurricane”, che valse un Golden Globe, un Orso d’Argento e una nomination all’Oscar per Denzel Washington che interpretava Carter

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