Pubblicato: ven, 25 Ott , 2013

Addio a Casalbore, il giudice che condannò la Juventus e la Fininvest

Si spegne il giudice che punì la Fininvest; un’icona per  Torino meno per la Juventus

Casalbore in aula

Casalbore in aula

 

É morto nella notte a Torino, nella clinica in cui si trovava ricoverato a causa di una malattia, il giudice Giuseppe Casalbore. Magistrato del tribunale di Torino tra i più apprezzati e conosciuti, a lui erano affidati casi giudiziari importanti, di levatura, che sovente conquistavano le prime pagine dei giornali nazionali.

Tra i casi più famosi si ricordano la celebrazione del processo di primo grado ai vertici organizzativi della Juventus, condannata per doping, e la mozione contro le tv private della Fininvest, azienda di Silvio Berlusconi.

Caso Juventus – Il giudice Casalbore nel 2002 ha condannato in via definitiva i dirigenti della Juventus per doping. Ad essere sanzionati furono il medico della squadra Riccardo Agricola, il dirigente sportivo Roberto Bettega – ex ‘penna bianca‘ –  e l’amministratore delegato Antonio Giraudo.

Soltanto la prescrizione ha poi salvato la Juventus da un nuovo processo per doping mentre le accuse sull’affare Calciopoli andarono avanti e la squadra bianconera dovette retrocedere in serie B nel 2006.

Caso Fininvest – Il giorno 16 ottobre 1984, martedì,  vennero oscurati i segnali di Canale 5, Italia 1 e Retequattro nel Lazio, in Piemonte ed in Abruzzo dai pretori Trifuoggi (Roma), Bettiol (Pescara) e proprio Casalbore (Torino): fiumi di persone si riversarono in piazza a chiedere a gran voce il ritorno delle trasmissioni.

Il ripristino avvenne quattro giorni dopo grazie ad un decreto legge ad hoc da parte di Bettino Craxi – guida ‘spirituale’  e mentore di Berlusconi – grazie al quale la Fininvest (adesso Mediaset) poté tornare in onda con il suo palinsesto.

Alla holding Fininvest sono inevitabilmente legati molti procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi in quanto maggiore azionista ed ex presidente (ora la presidente è dal 2005 Marina Berlusconi).

Le accuse riguardano il falso in bilancio e corruzione (nell’ambito della vicenda SME). L’acquisizione della Mondadori da parte del gruppo Fininvest è stata infatti stata frutto della corruzione del giudice Metta da parte dell’avvocato Cesare Previti, condannato. Altri reati sono caduti in prescrizione mentre il Lodo Rete 4, che perse la gara d’appalto per le frequenze nazionali – vinto da Europa 7 –  fu aggirato da un decreto del governo Berlusconi (‘salva Rete 4’) che permise all’emittente di continuare indisturbata il suo palinsesto a livello nazionale.

Un’altra importante questione riguarda la nascita della Fininvest stessa e sulla natura del denaro attribuito all’azienda: le operazioni finanziarie sono infatti state soggetto di studi ed investigazioni da parte della guardia di finanza di Palermo nell’ambito delle inchieste antimafia legate alle stragi di stato del 1992.

 

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