Pubblicato: mer, 8 Gen , 2014

A sostegno dei magistrati minacciati, Trapani scende in piazza

Manifestazione venerdì 10 gennaio per dire No alla mafia: “Lottiamo e non ci arrendiamo!”

1507670_10201928393785725_1600487170_nNumerose associazioni e movimenti, ma anche tantissimi singoli cittadini hanno deciso di portare in piazza il proprio sostegno a quei magistrati e giudici del Tribunale di Trapani che, come quelli delle Procure di Palermo e Caltanissetta, sono stati di recente oggetto di pesanti minacce e intimidazioni. “Trapani dice di No”. È questo il titolo dell’appello che verrà lanciato attraverso diverse testimonianze venerdì 10 gennaio, a partire dalle ore 16:30, nel corso di una “Agorà” che si terrà nell’atrio di Palazzo Cavarretta, sede del Consiglio comunale della città di Trapani, o – condizioni meteorologiche permettendo – nella limitrofa piazzetta Notai. Un momento necessario per chiarire ancora una volta che la maggioranza dei cittadini è contro la mafia e ogni forma di corruzione.

«Chiediamo – si legge nel documento – che le forze migliori delle istituzioni trapanesi siano tutelate, affinché queste possano svolgere il proprio lavoro e possano proteggere i cittadini che ogni giorno combattono personali lotte quotidiane di contrasto alla mafia e alla mentalità mafiosa. Chiediamo che il procuratore Marcello Viola, il pm Andrea Tarondo, il presidente del Tribunale delle misure di prevenzione Piero Grillo, e tutti i magistrati e giudici che trattano procedimenti di criminalità organizzata, appartenenti alla procura e al tribunale di Trapani, che da mesi sono oggetto di atti intimidatori, siano tutelati e non siano lasciati soli».

L’appello è rivolto in particolar modo alla Commissione Nazionale Antimafia e al suo presidente Rosy Bindi, perché si accendano i riflettori anche su Trapani, «dove il fenomeno mafioso ha lasciato e ancora oggi continua a lasciare segni indelebili rimasti indecifrati come: le stragi di Pizzolungo; dei carabinieri della stazione di Alcamo Marina; i delitti del pm Ciaccio Montalto, del giornalista Mauro Rostagno, del giudice Alberto Giacomelli e dell’agente Giuseppe Montalto; il tentato omicidio del questore Rino Germanà. Non meno rilevante e da chiarire in ogni aspetto è la certificata presenza a Trapani dei centri di Gladio. E ancora: a Trapani la loggia segreta e coperta Iside 2 ha oggi suoi eredi e ci ha lasciato perfettamente in carriera molti colletti bianchi, professionisti e appartenenti a certa politica».

«Noi – conclude l’appello – vogliamo lottare per una città libera da giochi, ricatti, intimidazioni, poteri forti e colletti bianchi. Vogliamo che tutti possano essere liberi di manifestare il proprio pensiero. Vogliamo che un giornalista che racconta non sia per certuni una camurria, come i mafiosi dissero di Mauro Rostagno, che nessuno sia più costretto a pagare il pizzo o qualche altra quota associativa a Cosa nostra per aprire un’attività economica. Che tutti siano liberi di chiedere e ricevere ciò che gli spetta di diritto. Vogliamo poter godere delle bellezze del nostro territorio, vogliamo che i nostri figli ci rimangano su questo territorio. Vogliamo che i nostri nipoti, un giorno, conoscano della mafia solo il termine, ma non il fenomeno. Vogliamo restituire dignità civile e culturale al territorio di Trapani impegnandoci in prima persona nelle nostre attività quotidiane affinché si passi dal degrado economico, culturale e politico ad un risveglio economico, culturale, politico e democratico. Vogliamo che questo nostro territorio, insieme con il nostro futuro, piuttosto che essere gestito da uomini di successo sia invece vissuto da donne e uomini di valore!».

A dimostrazione di una coesa solidarietà ai pm minacciati, le associazioni e i movimenti della provincia di Trapani aderenti all’iniziativa hanno quindi deciso di costituire una sorta di rete di impegno civile, al di là dei colori politici. «Siamo consapevoli – affermano – che la lotta contro la mafia è una questione civile di democrazia che non può essere lasciata solo nelle mani di chi è esposto in prima linea, ma che riguarda tutta la società civile. Lottiamo e non ci arrendiamo!». Perché, «ricordando le parole di Pippo Fava (il giornalista ucciso dalla mafia e di cui il 5 gennaio si è celebrato il 30° anniversario, ndr.), «“A che serve vivere, se non si ha il coraggio di lottare?”. Vogliamo dire ai magistrati e ai giudici trapanesi che la città è con loro, che noi cittadini abbiamo  alzato  la testa, che abbiamo compreso che è tempo di andare avanti, non con sterili declamazioni e non più confidando sull’impegno straordinario di pochi, ma con il doveroso impegno ordinario di tutti in una battaglia  che può e deve essere vinta».

Hanno già aderito:

Fondazione Erice Arte, associazione M-arte Matta, associazione Arkè Arte Archeologia, Udi Unione donne in Italia, Trapani Cambia, Trapani per il futuro, Libera numeri e nomi contro le mafie, Movimento Agende Rosse, Movimento 5 Stelle, Articolo 21, Coordinamento Provinciale Sel, Circolo Sel Danilo Dolci, Legambiente Egadi, Osservatorio Civico Paceco, Calcestruzzi Ericina Libera, Amalatesta circolo Arci, Libero Futuro Trapani, Circolo Mauro Rostagno Rifondazione Comunista, Osservatorio per la legalità Trapani, associazione culturale 50 metri, associazione Saman, associazione culturale Marettimo, fondazione Benvenuti in Italia, Uisp, comitato “Grazie Sodano”, CastelloLibero, associazione Nino Via-eroe contemporaneo, Addiopizzo, Confindustria Trapani, Cgil Trapani, Azione Cattolica Diocesana, Partito Democratico, Pallacanestro Trapani, Associazione Nazionale Partigiani, Un’Altra Storia, AlphaOmegaonlus,Trapani per il futuro, associazione antiracket Trapani, Wigwam Club Mare Dentro, LunaeDies Teatro Collettivo di Ricerca Teatrale, associazione antiracket Marsala, Osservatorio veneto sul fenomeno mafioso, Ossermafia Italia – Uniti in memoria di Paolo e Agnese Borsellino, Ciao Mauro, Alqhamah, movimento per la difesa del cittadino, …

Hanno deciso altresì di aderire anche a titolo personale:

Prefetto Fulvio Sodano, on. Claudio Fava, on. Davide Mattiello, sen. Vincenzo Maurizio Santangelo, sen. Pamela Orrù, avv. Marco Campagna, sig.ra Elisabetta Roveri, sig.ra Maddalena Rostagno, regista Pier Vittorio Demitry,. Marene Ciaccio Montalto, Margherita Asta, Liliana Riccobene,prof. Enzo Guidotto, dott. Elena Ferraro, dott. Nicola Clemenza, dott. Gregory Bongiorno, prof. Ignazio Buttitta, avv. Giuseppe Gandolfo, arch. Vito Corte, dott. Santo Della Volpe, avv. Valerio Vartolo, …

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